Marietta Blau

Marietta Blau, Etta per la famiglia e gli amici, nasce a Vienna in una famiglia ebraica della borghesia medio-alta proprio nell’anno – il 1894 – in cui viene fondata in Germania la Lega delle Associazioni delle Donne, e saranno proprio le associazioni femministe a giocare un ruolo fondamentale nel suo percorso formativo. Frequenta il liceo femminile nella Rahlgasse 4, il primo liceo femminile fondato in Austria dalla Verein für Frauenbildung (associazione per i diritti femminili).  Dopo il liceo studia all’Università di Vienna laureandosi nel marzo del 1919 con una tesi sull’assorbimento dei raggi gamma presso l’Istituto Exner. Successivamente trova un impiego presso la fabbrica di tubi Röntgen Fürstenau e poi all’Università di Francoforte come assistente nell’Istituto per la Fisica della medicina dove insegna la fisica dei raggi X. A causa della malattia della madre torna a Vienna per restarle vicino accettando di lavorare come scienziata non retribuita presso l’Istituto del Radio dell’Accademia Austriaca delle Scienze di Vienna. Durante la sua carriera, grazie a una borsa di studio dell’Associazione austriaca delle donne universitarie, soggiorna presso l’Università di Göttingen in Germania dove collabora col prof. Pohl e poi a Parigi presso l’Istituto del Radio  dove collabora con Marie Curie.

A partire dal 1925 pubblica su riviste scientifiche tedesche insieme a altre sue colleghe donne, numerosi articoli sulla tecnica delle emulsioni fotografiche delle quali diventa una grande esperta, sempre in contatto con le ditte come l’AGFA, che le produceva in Germania e la Ilford in UK, per migliorarne le prestazioni. Riceve anche una medaglia dalla Società Fotografica di Vienna.

A Vienna segue la tesi di una studente, Hertha Wambacher, che diventa sua assistente, e insieme, tra il 1932 e il 1938, pubblicano numerosi articoli scientifici e vincono il prestigioso premio Lieben (1937) per aver scoperto le “stelle di disintegrazione.” La scoperta di questi eventi particolari di disintegrazione suscita grande interesse nella comunità scientifica, soprattutto fra i fisici teorici. Werner Heisemberg aveva sviluppato una teoria delle particelle dei raggi cosmici che colpendo i nuclei atomici portavano all’emissione di un grande numero di particelle. Il lavoro di Blau e Wambacher fornisce l’evidenza sperimentale di questa idea e la pubblicazione su Nature della scoperta favorisce la discussione scientifica su questi processi. Anche Albert Einstein resta impressionato dallla tecnica sviluppata da Marietta Blau che rende visibili le reazioni nucleari nelle emulsioni.

Forte di questi risultati Marietta Blau fa richiesta per una posizione da assistente e per l’abilitazione ricevendo in risposta queste parole “sei ebrea e donna, semplicemente troppo”.

La carriera scientifica di Marietta Blau viene sconvolta prima dall’Anschluss (annessione dell’Austria alla Germania nazista) e poi dallo scoppio della seconda guerra mondiale. Nel marzo del 1938 lascia l’Austria in direzione di Oslo, dove lavora nel laboratorio della fisica norvegese Ellen Gleditsch che aveva conosciuto nel 1937 a Vienna. Ellen Gleditsch sosteneva il diritto delle donne a occuparsi di scienza e credeva anche che la cooperazione di scienziati avrebbe favorito la pace nel mondo. Così quando la Norvegia viene occupata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, Ellen Gleditsch nasconde scienziati e scienziate in un laboratorio sotterraneo e continua a usare la sua casa per esperimenti. Grazie a una lettera di raccomandazione di Einstein nell’ottobre del 1938 Marietta Blau parte per il Messico accettando prima un posto di docente per i corsi post laurea presso la Escuela Superior de Ingeniería Mecánica y Eléctrica (ESIME) dell’Instituto Politécnico Nacional (IPN) di Città del Messico e poi all’Università di Vasco de Quiroga. Parte per il Messico con la madre che morirà all’inizio del 1944. Anche Marietta si ammala di tifo esantematico.

Dopo tre anni di isolamento dagli esperimenti di fisica, scrive ad Albert Einstein chiedendo un nuovo intervento per poter svolgere progetti di ricerca scientifica in fisica delle particelle nonostante le precarie condizioni dei laboratori messicani. Nonostante le difficoltà Marietta Blau getta le basi per la ricerca di fisica all’ESIME. Marietta Blau coglie tutte le opportunità per ottenere dati scientifici. Gli studenti che facevano  escursioni su montagne e vulcani come il Popocatepetl erano dotati di lastre fotografiche per registrare le radiazioni cosmiche. Inoltre conduce ricerche sugli effetti delle radiazioni solari sulla salute dei messicani, sull’origine e sulla posizione dell’elio, sugli aspetti relativi alla radioattività della crosta terrestre (attività sismica e vulcanica) in Messico. Nonostante questi risultati, Marietta Blau non era completamente soddisfatta del proprio lavoro di ricerca. Decide quindi di cercare altre opportunità. 

Nel maggio del 1944 si trasferisce a New York dove vive il fratello Ludwig e inizia a lavorare per la Canadian Radium e Uranium Corporation. Nel 1948 le viene offerto di lavorare come ricercatrice alla Columbia University. Era l’unica donna fra i ricercatori e aveva l’incarico di migliorare l’applicazione della tecnica delle emulsioni nucleari per lo studio delle particelle di alta energia. Questi studi erano di grande interesse per le ricerche dell’Atomic Energy Commission presso il Brookhaven National Laboratory di Long Island, dove inizia a lavorare solo nel 1950, quando ottiene la cittadinanza statunitense. Infine lavora come come professoressa associata all’Università di Miami dal 1956.

Nel frattempo in quegli anni dopo la sua partenza, a Vienna continuano a lavorare sui risultati delle ricerche di Marietta Blau ma non la citano più, neanche Hertha Wambacher che in seguito all’adesione al nazismo disconosce la propria insegnante. Tuttavia la comunità scientifica internazionale non si scorda così facilmente del suo nome. Viene candidata al Premio Nobel per la Fisica del 1950 insieme a Hertha Wambacher da Erwin Schrodinger per essere stata la prima a sviluppare la tecnica fotografica delle emulsioni nucleari e per la scoperta delle “stelle di disintegrazione”, ma il Nobel viene assegnato a Cecil Powell. Hans Thirring la ricandida nel 1955, l’anno successivo Erwin Schrodiger ancora una volta per la Fisica e nel 1957 sempre  Erwin Schrodiger per la Chimica.

Nel 1960 a causa dei problemi di salute per l’esposizione alle sostanze radioattive Marietta Blau è costretta a tornare a Vienna per farsi operare. Nell’estate del 1961 tiene conferenze all’Università di Berna e al Centro Europeo per la Ricerca Nucleare CERN di Ginevra. Nonostante i riconoscimenti ottenuti, i premi ricevuti – nel 1962 vince il premio Erwin Schrodiger, nel 1967 il Vienna City Award per la scienza e una targa dall’Istituto del Radio di Parigi e nel 1969 il dottorato d’oro dell’Università di Vienna – e le esperienze a livello internazionale non viene ammessa all’Accademia Austriaca di Scienze ed è costretta a lavorare gratuitamente per l’Istituto del Radio di Vienna. Muore indigente nel 1970 a causa di un tumore dopo aver rifiutato una pensione da Ilford e Agfa. Nessun necrologio appare sulle riviste scientifiche dell’epoca.