Introduzione

Sono ancora troppo poche le donne che si preoccupano di tramandare, celebrare, far conoscere una  genealogia  al femminile. Questa proposta nasce da una interazione che, come una vibrazione, ha attraversato un gruppo di ricercatrici Fisiche, Storiche e Teatrali. Lo spettacolo offre una visuale sulla Fisica del ‘900 attraverso gli occhi di quattro scienziate che ne sono state protagoniste non riconosciute, ma che meritano attenzione. Dalle loro storie traspare un tessuto comune dal forte valore intellettuale ed umano, una alchimia tra talento e determinazione, che le ha portate a raggiungere risultati scientifici fondamentali per la comprensione della natura.   Quattro donne eccezionali, tutte vissute nel ‘900  e poco conosciute anche nel loro ambiente. La loro vita si è intrecciata ai cambiamenti sociali e storici vissuti con coraggio ed entusiasmo da ognuna di loro, in un quadro internazionale caratterizzato da grandi sconvolgimenti.  Hanno ricevuto solo in parte le attenzioni che avrebbero meritato per le loro scoperte, quattro come quattro sono le forze della fisica: forza di Gravità, Elettromagnetica, Debole e Forte; poi c’è la quinta, nascosta, ma che potrete scoprire con un piccolo esperimento solo guardando attivamente ciò che avverrà sul palcoscenico. Lo spettacolo è un ottimo pretesto per riaccendere in ciascuno spettatore, uomo o donna, giovane o meno, il desiderio di cercare e riconoscere i semi di Forza Nascosta, che spinge ad amare la Scienza, luogo di rispetto e di civile convivenza.

Contesto Storico ed eventi scientifici

In questo momento storico, caratterizzato da cambiamenti radicali dovuti all’avvento dell’approccio digitale nella vita scientifica culturale in Italia come in Europa, il divario tra la partecipazione degli uomini e quella delle donne nel settore digitale è ancora alto.  Alcuni dati ne evidenziano l’entità: il 57% dei diplomati dell’istruzione terziaria nell‛UE è donna, ma solo il 24,9% si laurea. Le donne costituiscono il 13% dei laureati nei settori correlati al settore delle tecnologie informatiche e della comunicazione.

L’osservazione di questi dati e la loro evoluzione temporale insieme ad un‛analisi qualitativa degli aspetti sociali e culturali suggerisce che la disuguaglianza di genere nella sfera scientifica e digitale permane ed è rafforzata da tanti pregiudizi più o meno consapevoli. L’ambiente scientifico ha risentito non solo dell’impatto degli eventi storici, ma anche delle visioni e dei condizionamenti sociali: solo 16 donne (Marie Curie-Sklodowska, grazie ai suoi studi sulla fisica e la chimica è stata l’unica scienziata ad ottenerne due) dal 1901 ad oggi hanno avuto il privilegio di poter ricevere un Nobel in un ambito scientifico; è una scelta che ha sicuramente discriminato e penalizzato altre ricercatrici, donne che hanno fatto scoperte e sviluppato idee dal valore particolarmente importante, che non hanno ricevuto nessun riconoscimento a conferma che nonostante i traguardi raggiunti negli ultimi anni a livello locale, nazionale e internazionale, anche all’interno della comunità scientifica, resta fortemente condizionata dagli stereotipi e le donne continuano a essere marginalizzate nella ricerca, nelle pubblicazioni scientifiche, e in vari altri campi.

Negli ultimi anni attraverso progetti come, per esempio, GENERA (Gender Equality Network in the European Research Area), il problema della Eguaglianza di Genere e dei Pregiudizi di Genere nel mondo scientifico è stato portato al centro dell’attenzione sulle politiche della scienza.

Sembra che nulla sia cambiato dall’inizio del secolo! Ci troviamo di fronte ad una discriminazione paragonabile ad un soffitto di cristallo: non vi sono leggi che impediscono alle donne di lavorare o di raggiungere alte cariche, ma, di fatto, il numero delle donne a capo di organizzazioni ed aziende od in posizioni politiche di prestigio resta minimo. Le pari opportunità nel mondo delle scienze sono lontane e i numeri delle donne in questo campo aumentano, ma ancora troppo lentamente come varie statistiche riportano.

Questo spettacolo offrirà chiavi di lettura di questa realtà complessa, sarà come un viaggio nel tempo che toccherà in particolare gli anni 1938,1951, 1964 punti di osservazione privilegiati, sia per i fatti storici avvenuti, le scoperte scientifiche e per le vicende delle scienziate fulcro di questa storia.

Nel 1938 a febbraio in Germania, Adolf Hitler assume il comando supremo delle forze armate tedesche e subito dopo l’Austria annessa alla Germania nazista. L’anno si conclude con la Reichskristallnacht (Notte dei cristalli): la notte tra il 9 e il 10 novembre si scatena in tutto il paese la furia antisemita contro i negozi e le sinagoghe ebraiche. Sono attaccati e distrutti migliaia tra sinagoghe, negozi, uffici e abitazioni di ebrei e quasi duecento persone vengono uccise.  Nello stesso mese a novembre in Italia sono emanate le leggi “per la difesa della razza”:  gli ebrei sono espulsi dagli impieghi statali, parastatali e d’interesse pubblico, i matrimoni misti sono proibiti.

È il 17 dicembre del 1938 quando ha inizio l’era atomica con la scoperta della Fissione nucleare dell’Uranio, la base scientifica e tecnologica delle bombe atomiche e dei reattori nucleari: Lise Meitner e Otto Hahn guidano il piccolo gruppo di scienziati che per primo scopre la fissione nucleare dell’uranio.

Nel 1951, in un clima di guerra fredda e confronto fra i 2 blocchi, gli Stati Uniti danno inizio a nuovi test nucleari per la produzione di bombe atomiche. l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dichiara la Repubblica popolare cinese “paese aggressore” nella guerra di Corea, l’America entra nel periodo “Maccarthista”, in Europa nasce la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), il primo embrione della Comunità Europea che ben conosciamo.

In Italia, ad Agosto nasce l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (le prime sedi a Roma, Torino, Padova e Milano) e nasce il laboratorio per lo studio della radiazione cosmica sulla Marmolada dove viene sviluppata al massimo la tecnica delle emulsioni nucleari.

Non solo la Fisica avanza velocemente: solo un anno dopo, nel 1952,  la fotografia 51, un’immagine di diffrazione dei raggi X del DNA cristallizzato, scattata dal dottorando Raymond Gosling sotto la supervisione della chimica e biofisica inglese Rosalind Franklin identifica la struttura del DNA.

Nel 1964, se da un lato Il Civil Rights Act, legge federale degli Stati Uniti d’America, dichiara illegali le disparità di registrazione nelle elezioni e la segregazione razziale nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle strutture pubbliche in generale (public accommodations), dall’altro i venti di guerra riprendono a soffiare in Indocina: ad agosto nel Golfo del Tonchino, Vietnam due cacciatorpediniere americane vengono attaccate da alcune motovedette nord vietnamite: sarà il pretesto per l’inizio della Guerra del Vietnam.

Le radici del movimento di liberazione delle donne affondano nella forte presenza femminile nei movimenti per i diritti civili e nei movimenti studenteschi che si diffusero in tutti i campus statunitensi, a cominciare da quello di Berkeley nel 1964. Sempre nel 1964 nel corso di un’assemblea della SNCC a Waveland, nel Mississippi, fra i 37 documenti da discutere, fu presentato anche il numero 24 dal titolo “SNCC Position Paper (Women in the Movement)” autrici Casey Hayden, Mary King e Mary Varela.

In parallelo i programmi spaziali procedono: nel 1964 viene lanciata la seconda sonda diretta verso Marte, la Mariner 3. La missione, però, fallirà. Sarà con la terza sonda Mariner 4 lanciata a fine anno  che si raggiungerà l’obiettivo : il 14 luglio 1965 la sonda raggiunge il pianeta ed invierà alla Terra un totale di 21 foto

A fine 1964 anche l’Italia prende parte alla corsa allo spazio: viene lanciato il primo satellite italiano, il San Marco 1 dal poligono di Wallops Island, Virginia.

Appena l’anno precedente nel  1963 Maria Goeppert Mayer è la prima donna statunitense a ricevere il Premio Nobel in Fisica, per i suoi contributi alla comprensione della struttura del guscio nucleare. Nel 1964 Penzias e Wilson scoprono la radiazione cosmica di fondo. Un’altra donna, Dorothy Crowfoot Hodgkin, vince il Premio Nobel per la Chimica. Ma 1964 è soprattutto l’anno della fisica delle particelle: a luglio James Cronin e Val Fitch mostrano la violazione dell’asimmetria CP.